***Leggende bardiche***

Questo breve repertorio è limitato a una quarantina di titoli e a quattro manoscritti citati nell'opera. Comprende il o i titoli di ogni componimento con le eventuali varianti, una succinta spiegazione, ove necessario, nonché i principali riferimenti circa la pubblicazione e l'origine, soprattutto quando essi non sono stati espressamente indicati in nota nel corso dell'opera o nei Textes mythologiques irlandais (cui rimandiamo sistematicamente il lettore desideroso di conoscere i racconti integrali).
Indichiamo sempre:
- le versioni, nella maggior parte dei casi due (talora tre), qualche volta uniche;
- la data di trascrizione, che è ipso facto quella del manoscritto;
- l'edizione, corredata o meno da una traduzione.
Nessun racconto è stato utilizzato senza prima consultare il testo originale in un'edizione attendibile. Ma esistono quasi un migliaio di manoscritti irlandesi e parecchie centinaia di racconti o di composizioni meritevoli di citazione. Di essi, più di cento sarebbero degni di essere immediatamente pubblicati. Quindi, il nostro repertorio si limita ai titoli più importanti e ai pochi manoscritti fondamentali di cui il lettore non può impunemente ignorare l'esistenza. Oltre a quelli citati in questa sede, i manoscritti più importanti sono le serie dei Rawlinson alla Bodleian Library di Oxford e degli Egerton alla British Library di Londra.

Aided Con Culaind (La morte di Cu Chulainn): il racconto è noto in due versioni, La prima, che è anche la più antica, è intitolata Brislech Mor Maige Murthemne (La grande rovina della pianura di Murthemne). È contenuta nel Book of Leinster ed è stata tradotta in francese: Christian-J. Guyonvarc'h, La mort de Cuchulainn, in «Qgam». La seconda versione, più recente e più lunga, in irlandese premoderno, è offerta dal manoscritto XIV della National Library of Scotland, manoscritto risalente al XVI secolo; v. Christian-J. Guyonvarc'h, La mort de Cuchulainn, in «Celticum»  [Per una traduzione italiana, v. La saga irlandese di Cu Chulainn, a c. di G. Agrati e di M.L. Magini, Mondadori, Milano, 1982].
 

Aided Loegairi Buadaig (La morte violenta di Loegaire il vittorioso): breve racconto della morte accidentale di un eroe dell'Ulster che difende un poeta (reo di adulterio), in procinto di venire annegato davanti alla sua casa. È contenuto in un manoscritto del XV secolo, Edinburgh XL; v. Christian-J. Guyonvarc'h, La mort violente de Loegaire le victorieux, in «Ogam»  1959.


Aided Oenfir Aife (La morte violenta dell'unico figlio di Aife): racconto della morte del figlio nato da Cu Chulainn e da Aife, regina guerriera vinta dall'eroe durante il suo soggiorno in Scozia. Il giovane è ucciso dal padre in un duello, perché un interdetto gli proibiva sia di rifiutare il combattimento sia di rivelare il proprio nome a un guerriero solo. Il testo è contenuto nello Yellow Book of Lecan e la lingua è antico irlandese (IX o X secolo); v. Christian-J. Guyonvarc'h, La mort violente du fils unique d'Aife, in «Ogam».[Cfr. La saga irlandese  e Antiche storie e fiabe irlandesi, a c. di M. Cataldi, Einaudi, Torino, 1985].
 

Airne Fingen (La veglia di Fingen): breve racconto-dialogo tra un re e una fata che elenca e spiega le meraviglie che segnano la trionfale nascita di Conn, futuro re supremo dell'Irlanda e, soprattutto, re esemplare per generosità, per ricchezza, per potenza e per la prosperità che contraddistinse il suo regno. Fingen è il re vinto e allontanato che si sottomette, con gran pena, al suo destino. V. Textes mythologiques irlandais.

 

Aislinge Oengusso (Il sogno di Oengus): racconto palesemente connesso con il ciclo di Étain. È contenuto nel manoscritto Eger.ton 1782, in un'unica versione;
v. Christian-J. Guyonvarc'h , Le Reve d'Oengus, in «Ogam» 18, 1966,  e i Textes mythologiques irlandai's. [Cfr. Antiche storie].

 

Altrom Tige Da Medar (Il nutrimento della casa dei due bicchieri): la versione del ciclo di Étain che maggiormente risente dell'influsso cristiano, adattando il conflitto per la sovranità al tema della conversione dell'Irlanda, di cui Eithne (altra forma del nome Étain) è la personificazione; v. Christian-J. Guyonvarc'h, La Nourriture de la Maison des Deux Gobelets, in «Celticum» 18, 1966,  e Textes mythologiques irlandais.

 

Ancient Laws of Ireland o Hiberniae leges et institutiones antiquae: silloge generale, in cinque volumi (più un volume di glossario), dei testi e dei trattati giuridici irlandesi, pubblicata a Dublino e a Londra tra il 1865 e il 1901 per mano di parecchi eruditi in base a trascrizioni fatte da John O'Donovan e Eugene O'Curry.
Il glossario è opera di Robert Atkinson: le letture, talora imperfette, devono ormai venire controllate nei sei volumi del Corpus Juris Hibernici di D.A. Binky.


Auraicept na nÉces (Il rudimento del poeta): vasta compilazione che ingloba tutta la scienza attribuita ai filid, ivi compresa la scrittura ogamica. Se ne conoscono due versioni: la versione breve è contenuta in quattro manoscritti, dei quali il principale è il Book of Ballymote; l'altra, o versione lunga, è contenuta in cinque manoscritti, in primo luogo lo Yellow Book of Lecan. L'edizione completa, corredata di una traduzione inglese, è stata assicurata da George Calder, Auraicept na n-Éces, The Scholar's Primer, Edinburgh, 1917.

Book of Leinster (Libro del Leinster), fino al 1847 chiamato Book of Glendalough. Il nome irlandese non corrisponde: Lebar na Nuachongbala (Libro della Nuova Fondazione). Il manoscritto è alla biblioteca del Trinity College di Dublino, H. 2. 18, numero 1339 del catalogo. Risale al XII secolo. È di gran lunga il più importante di tutti i manoscritti irlandesi medioevali. L'edizione diplomatica comprende, nel gennaio 1986, sei volumi fino al foglio 374 compreso sui 410 (205 foglietti) dell'intero manoscritto: R.I. Best - Osborne Bergin - M.A. O'Brien, The Book of Leinster formerly Lebar na Nuachongbala I, Dublin, 1954, XXVI; II, 1956  X; III, 1957, XVII;
IV, 1965, XVII ; V, 1967, ; ediz. Anne O'Sullivan, VI, 1983, XVI.

Cath Maighe Tuireadh (La Battaglia di Mag Tured), letteralmente «battaglia della pianura dei pilastri», sia per allusione a monumenti megalitici, sia, cosa più probabile, per una metafora rievocante i guerrieri, «pilastri» del combattimento. Mag Tured è un toponimo la cui grafia anglicizzata Moytura ne riproduce approssimativamente la pronuncia. Di questo fondamentale racconto mitologico, che narra la lotta dei Tuatha Dé Danann contro i Fomoire, esistono due versioni, la «prima» e la «seconda» battaglia, nonché due redazioni della seconda versione. I tre testi sono stati integralmente tradotti nei Textes mythologiques irlandais. [Cfr. Antiche storie].

Coir Anmann (Affinità dei nomi): silloge di etimologie irlandesi medioevali, la quale spiega, il più delle volte per analogia, i nomi di circa trecento personaggi mitici o pseudostorici (l'opera completa comprende 298 notizie). Esistono una versione lunga e una versione breve. La versione lunga è contenuta nel manoscritto H. 3. 18 del Trinity College a Dublino. La versione breve è nota grazie a tre manoscritti, Book of Ballymote, Book of Lecan ed Edinburgh Kilbride III. Contiene undici notizie che non figurano nella versione lunga. Il Coir Anmann è stato edito e tradotto da Whitley Stokes in Irische Texte III.

Compert Conchobair (Il concepimento di Conchobar): il racconto narra come il re Conchobar nacque dalla movimentata unione della regina Ness con il druida Cathbad. È contenuto in parecchi manoscritti, dei quali il più importante è il D. 4. 2 della Royal Irish Academy; v. Christian-J. Guyonvarc'h, La Conception de Conchobar, in «Ogam» 12, 1960. Una seconda versione, molto breve (poche righe), ha il medesimo titolo: v. Christian-J. Guyonvarc'h, La naissance de Conchobar, in «Ogam» Il, 1959. Una terza, per contro, ha un titolo diverso: Scéla Conchobuir (I racconti di Conchobar); si veda, ancora, Christian-J. Guyonvarc'h, La naissance de Conchobar, in «Ogam» 11, 1959. [Cfr. La saga irlandese].

 

Compert Con Culaind (Il concepimento di Cu Chulainn). Il racconto ha due versioni, l'una nei manoscritti Lebor na hUidre ed Egerton 1782, l'altra soltanto nel manoscritto Egerton 1782. La seconda versione ha il sottotitolo Feis Tighe Becfholtaig (Il banchetto della casa poco ricca): v. Christian-J. Guyonvarc'h, La conceptioll de Cuchulainn, in «Ogam» 17, 1965. [Cfr. La saga irlandese].

Compert in da muccido (Il concepimento dei due porcari): il racconto spiega le diverse metamorfosi animali subite dai due porcari regali del nord e del sud dell'Irlanda, come punizione del loro disaccordo. Questo curioso testo ~ contenuto nei manoscritti Egerton 1782 e Book of Leinster. v. Christian-J. Guyonvarc'h, La conception des deux porchers, in «Ogam» 12, 1960, pp. 73-90; cfr. Ulrike Rolder, Wie die beiden Schweinehirten den Kreislauf der Existenz durchwanderten. De cophur in da muccida. Eine altirische Sage, herausgegeben nach den Handscmiften im Buch von Leinster und British Museum Egerton 1782  libersetzt und mit Kommentar versehen, in «Innsbrucker Beitrage zur Kulturwissenschaft» 28, Innsbruck, 1979. (riserve sull'interpretazione).

 

Crith Gablach, letteralmente «ramo forcuto», nome di un trattato di diritto irlandese, edito, senza traduzione, da D.A. Binchy, in Mediaeval and Modern Irish Series 11, Dublin, 1941, 109 pp.

Dialogo di Fintan e del Falco di Aichill: lungo poema arcaico che fornisce alcuni particolari sulla metempsicosi riservata a Fintan, in qualità di uomo e di druida primordiale destinato a trasmettere tutto il sapere della storia d'Irlanda, dalle origini all'avvento di san Patrizio. Si vedano i Textes mythologiques irlandais. L'equivalente gallese di questo dialogo è, del tutto rimaneggiato e semplificato, il racconto, trascritto in epoca tarda, degli Anziani del Mondo (v. ibid).

Dindshenchas (Antichità o Storia delle fortezze). Dind originariamente significa «punta, cima», in seguito ha assunto il significato di «cittadella, fortezza». Il
Dindshenchas è una sorta di periegesi topografica, storica e biografica, all'occorrenza etimologica (caso frequente), che spiega il passato di un luogo e dei personaggi, evidentemente mitici, la cui vita o morte è connessa con tale luogo. Di esso esistono due serie: il dindshenchas di Rennes o dindshenchas in prosa;
il dindshellchas metrico, molto più lungo. Il dindshenchas in prosa è stato pubblicato in base al manoscritto della Biblioteca Universitaria di Rennes da WhitIey Stokes nella «Revue CeItique» 15, 16.. Il dindshenchas metrico è stato pubblicàto da Edward Gwynn in base a tredici manoscritti, dei quali i principali sono Book of Leinster, Book of Ballymote, Yellow Book of Lecan, in Todd Lectures Series VIII-XII:

Fled Bricrend (Il festino di Bricriu): descrizione di un festino organizzato da Bricriu per far sorgere liti tra i guerrieri dell'Ulster. Ma le avventure che ne conseguono sono tutte a vantaggio di Cuchulainn, che impone il suo valore e il suo primato guerriero. Di questo testo si conosce una versione, contenuta in cinque manoscritti, dei quali i principali sono il Lebor na hUidre ed Egerton 1782. È stato edito con una traduzione inglese (molto sciatta) da George Henderson, The Feast of Bricriu, in Irish Texts Society 2, Dublin, 189. [Cfr. La saga irlandese].

Foras Feasa ar Éirinn, titolo abitualmente tradotto Storia d'Irlanda (History of Ireland), opera didattica scritta da Geoffrey Keating nella prima metà del XVII secolo in base a fonti, alcune delle quali ora perdute. In realtà il titolo significa «la base del sapere d'Irlanda». Non è tanto una storia, quanto una summa di tutto ciò che concerne il passato del paese, sia storico sia leggendario. L'opera è stata edita, con una traduzione inglese, nella serie della Irish Texts Society tra il 1903 e il 1914 in quattro volumi, a cura di David Comyn e di Patrick S. Dinnen. Sono i tomi IV (102), VIII (1908), IX (1908), XV (1914).

Forbuis Droma Damhghaire (L'assedio di Druim Damhghaire): questo racconto narra la guerra intrapresa dal re Cormac contro la provincia del Munster per costringere quest'ultima a pagare il tributo. Ma, nonostante alcuni successi iniziali, tale guerra si conclude con una sconfitta, perché gli abitanti del Munster si sono fatti aiutare dal grande druida Mog Ruith (<<Servo della Ruota»), la cui magia è più potente di quella dei druidi del re d'Irlanda. Il testo è stato pubblicato da M.L. Sjoestedet, in «Revue Celtique» 43, 1926, 1927 in base al Book of Lismore.

Hanes Taliesin (La storia di Taliesin): questo racconto gallese narra le circostanze della strana nascita del leggendario bardo gallese Taliesin. Avendo illecitamente bevuto la pozione della scienza della maga Cerridwenn mentre ne sorvegliava la bollitura, il nano Gwion Bach viene inseguito dalla maga: si trasforma in diversi animali. Da ultimo, diventa un chicco di grano che Cerridwenn, trasformatasi in una gallina nera, ingerisce. Dopo nove mesi ella partorisce un bambino, subito in grado di parlare e di profetizzare. Gettato in mare dentro un sacco, egli viene raccolto dal figlio di un re. V. Textes mythologiques irlandais.


Immacallam in da thuaraid (Il dialogo dei due saggi): disputa accademica tra due filid, che ambiscono entrambi alla carica di dottore supremo dell'Ulster. Il dialogo, in versi, è redatto in uno stile infarcito di sottintesi e di allusioni oscure o metaforiche, con un vocabolario raro e ricercato. I principali manoscritti che contengono il testo sono il Book of Leinster, lo Yellow Book of Lecan e il Rawlinson B 502. È stato edito, con una traduzione inglese, da Whitley Stokes, The Colloquy of the Two Sages, in «Revue Celtique» 26, 1905.

 

Immram Brain maic Febail ocus a echtra andso sis (La navigazione di Bran, figlio di Febal e le sue avventure qui sotto): racconto di un passaggio all' Altro Mondo e di un ritorno impossibile, con parziale' adattamento al cristianesimo.
Il testo è contenuto in parecchi manoscritti" dei quali il più importante è il Rawlinson B 512; V. Christian-J. Guyonvoc'h, La navigation de Bran, fils de Febal, in «Ogam» 9, 1957, pp. 304-309; cfr. Seamus MAC MATHUNA, Immram Brain, Bran's Journey to the Land ofthe Women, Ttibingen, 1985,510 pp. [Cfr.
Antiche storie cit.].

Kat Godeu (Il combattimento degli arbusti): poema gallese attribuito a Taliesin (ma molto più recente!), con allusioni ai molteplici stati dell'essere, racconta una guerra vegetale coincidente con un episodio della seconda versione della Morte di Cuchulainn. Il poema si trova nel manoscritto detto Book of Taliesin; v. Textes mythologiques irlandais.

Lebor Baile-Mota (Libro di Ballymote), in inglese Book of Ballymote, registrato al numero 23 P 12 alla biblioteca della Royal lrish Academy e risalente alla fine del XIV secolo. Il manoscritto è accessibile soltanto attraverso l'edizione in facsimile di Robert Atkinson, pubblicata nel 1877 dalla Royal Irish Academy.


Lebor Gabala Érenn (Libro delle Conquiste dell'Irlanda), in inglese The Book of the Taking of Ireland: vasta compilazione medioevale che riferisce la storia leggendaria e gli annali pseudostorici dell'Irlanda dal diluvio sino alla fine della sovranità suprema di Tara, adattando tutto ciò alla Vulgata e alle cronologie bibliche. I redattori si servono dei cinque popolamènti mitici che corrispondono alla teoria esiodea delle quattro età dell'umanità; v. Textes mythologiques irlandais. L'edizione completa è stata fatta da R.A.S. Macalister, Lebor Gabala Érenn, The Book of the Taking of Ireland nella serie Irish Texts Society: I, XXIV, 1938; II, XXV, 1939; III, XXXIX, 1940; IV, XLI, 1941; V, XLV, 1956.

Lebor na hUidre, in inglese Book of the Dun Cow (Libro della Mucca Bruna), per allusione a una celebre mucca bruna di san Ciaran di Clonmacnoise: il manoscritto appartiene alla Royal Irish Academy del 1844; prima faceva parte di una collezione privata. Nel suo stato attuale, lacunosissimo, comprende sessantasette fogli. Risale all'inizio del XII secolo. L'edizione diplomatica è opera di R.I. Best e O.J. Bergin, Dublin, 1929, XLIV e 341.

Mabinogion: gruppo di testi gallesi medioevali titolati come segue:
Mabinogi di Pwyll, principe di Dyfed.

Mabinogi di Branwen, figlia di Llyr.

Mabinogi di Manawyddan, figlio di Llyr.

Mabinogi di Math, figlio di Mathonwy.
Contengono numerose reminiscenze mitologiche o miti che non prive di corrispondenze con l'Irlanda, ma nessuno di questi racconti autorizza lo studio coerente di una mitologia britannica. A essi si aggiungono alcuni racconti arturiani:
Lludd e Llevelys.

Kulhwch e Olwen.

Il sogno di Ronabwy.

Peredur ab Evrawc.

Gereint ed Enid.
L'unica valida traduzione francese è quella di Joseph LOTH, Les Mabinogion, .
Paris, 1913, due volumi, basata sui due manoscritti: Libro Rosso di Hergest e Libro Bianco di Rhydderch. Non esistono traduzioni francesi più recenti, ma è stato pubblicato qualche lavoro nel Galles e in Irlanda (soltanto sui Mabinogion):
- Ifor Williams, Pedeir Keinc y Mabinogi allan o lyfr Gwyn Rhydderch, Cardiff, 1930 (riedita nel 1935, nel 1951, nel 1964), Univo of Wales Press, 336 pagine (tutto in gallese);
- W.J. Gruffedy, Math Vab Mathonwy, an inquiry into the origins and development of the fourth branch of the Mabinogi with the text and a translation, Cardiff, 1928, 392 pp. (interpretazioni spesso discutibili).
- Pwyll Pendeuic Dyuet, ediz. R.L. Thomson in Mediaeval and Modern Welsh Series 1, Dublin, 1957, XXXIV e 72 pp.;
- Branwen verch Lyr, ediz. Derick S. Thomson, in Mediaeval and Modern Welsh Series 2, Dublin, 1961, LIl e 78 pp.;
- Cyfranc Lludd a Llefelys, ediz. Brynley F. Roberts, in Mediaeval and Modern Welsh Series 7, Dublin, 1975, XLIII e 38 pp.
(Queste ultime tre opere sono corredate da un'introduzione e da un glossario, ma sono prive di traduzione). [Cfr. I racconti gallesi del Mabinogion, a c. di O. AORATI e M.L. MAGINI, Mondadori, Milano, 1982].


Macgnimrada Conculaind (Le imprese d'infanzia di Cuchulainn): titolo di un passo di Tain Bo Cualnge dove rifulgono, in molteplici imprese, la gloria e la dismisura guerriere, precocemente eroiche, del fanciullo Setanta, prima che egli si chiamasse Cuchulainn. Il passo è stato tradotto in francese: Christian-J.
Goyocuv'h, Les exploits d'enfance de Cuchulainn, in «Ogam» Il, 1959, pp.206-215 e 325-335, in base al Book of Leinste.r. [Cfr. La saga irlandese cit., pp.
15-29].

Mesca U1ad (L'ebbrezza degli Ulati): racconto di una pazza incursione degli Ulati, giunti fino a Tara al termine di un festino e di una serata di ebbrezza, a una festa di Samain. Il testo è formato da due frammenti di versioni diverse e incomplete contenute rispettivamente in due manoscritti: il più lungo è quello del Book of Leinster, il più breve (la fine) è quello del Lebor na hUidre; v. Christian-J. Gouyonvarc'h, L'ivresse des Ulates, in «Celticum» 2,1961,38 pp. [Cfr. Antiche storie cit., pp. 118-146].


Oidhe Chloinne Tuireann [La tragica morte (o l'uccisione) dei figli di Tuireann]:
racconto delle avventure dei tre figli di TUireann, i tre dèi di Dana, Brian, Iuchar e Iucharba (doppi del primo). In seguito all'assassinio di Cian, suo padre, Lug impone loro, come risarcimento, una lunga ricerca di oggetti meravigliosi. Essi la completano, ma muoiono, sfiniti dall'impresa, Il testo è noto in un'unica redazione, contenuta nei manoscritti di epoca tarda. Una versione latina, molto breve, fornisce soltanto particolari di secondaria importanza; v. Textes mythologiques irlandais.

Sanais Cormaic (Glossario di Cormac): opera scritta nel X secolo dal vescovo Cormac di Cashel. Contiene un gran numero di definizioni, spesso mitologiche, e di paretimologie, oltre a parole rare e arcaiche. Ne esistono due principali redazioni: nel manoscritto della Royal Irish Academy (Codex A) edito da Whitley STOKES, Three lrish Glossaries, London, 1862, pp. 1-46, il quale non è altro che il Book of Leinster; nello Yellow Book of Lecan, edito da Kuno MEYER, in Anecdota from lrish Manuscripts IV, 1912, pp. I-XIX e 1-128.

Scèl Tuain maic Cairll do Fhinnèn Maighe Bile inso sis (La storia di Tuan, figlio di Cairell, narrata a Finnèn di Mag Bile). Esistono due redazioni (poco diverse) dell'unica versione di questo antichissimo racconto, il quale descrive l'unico caso incontestabile (con quello di Fintan) di metempsicosi nella leggenda celtica. V. i Textes mythologiques irlandais I/1.

 

Seirglige cConCulaind inso sis 7 oenet Emire (La malattia di Cù Chulainn e l'unica gelosia di Emer) il racconto narra dell'unico breve episodio di adulterio commesso da Cù Chulainn con la moglie di Manawydann, Fand, nell'Altromondo, nonchè la gelosia della legittima sposa Emer. Esiste soltanto una versione, della quale il miglior manoscritto è il Lebor na hUidre. V. Christian-J. Guyonvarc'h, La maladie de Cuchulainn, in <<Ogam>> 10, 1958. [Crf. La saga irlandese].

 

Senchus Mor (Grande Antichità): silloge di diritto irlandese, pubblicata in Ancient Laws of Ireland I, II, V-IX.

 

Suidigu Tellach Temra (La fondazione del dominio di Tara): questo racconto esalta e giustifica, per il tramite di Fintan, uomo e druida primordiale, il primato "centrale" e la supremazia della suprema sovranità di Tara. V. Textes mythologiques irlandais I/1.

Tain Bo Cualnge (La razzia delle mucche di Cooley): è il racconto più lungo e più importante del ciclo dell'Ulster: quello dal quale dipendono tutti gli altri. Narra i tentativi, da parte della regina Medb, di impadronirsi del divino toro di Cualnge (in grafia anglicizzata Cooley) e la vittoriosa difesa, opposta dal giovane eroe Cù Chulainn, della frontiera dell'Ulster.

 

Tochmarc Emire (il corteggiamento di Emer): racconto dell'iniziazione guerriera di Cù Chulainn e della sua storia d'amore con Emer. Esistono due versioni intitolate allo stesso modo: una è relativamente breve e antica, l'altra più lunga e recente. Se ne conoscono otto trascrizioni.

 

Tochmarc Etaine (Il corteggiamento di Etain) è così chiamato un gruppo di testi, nello Yellow Book of Lecan, formato da tre versioni principali di un racconto che narra le avventure degli Dei dell'Irlanda partendo da un personaggio centrale, Etain o Ethaine, personificazione e allegoria della sovranità.

 

Tochmarc Ferbe (Il corteggiamento di Ferb): è una delle remscèla o <<storie preliminari>> di Tain Bo Cualnge. Narra un'incursione, con numerose peripezie, degli Ulati e del re Conchobar nel Connaught. La versione principale è contenuta nel Book of Leinster; una seconda versione, più breve, è nel manoscritto Egerton 1782.

YellowBook of Lecan (libro Giallo di Lecan): manoscritto del XIV secolo, contrassegnato H.2.16 alla biblioteca del Trinity College a Dublino; è formato da molti antichi manoscritti e deve il suo nome a uno di essi. Robert Atkinson ne ha pubblicato, nel 1896, per la Royal Irish Academy, un facsimile la cui qualità lascia a desiderare. Non va confuso con il Book of Lecan, altro volume dell'inizo del XV secolo.